Il Teatro dell’Opera di Roma ha inaugurato il 19 settembre scorso la nuova stagione con un trittico di balletti di danza contemporanea dal titolo Serata di Coreografi Contemporanei.
Una formula fortemente voluta dalla Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato.
Si tratta di tre coreografie molto diverse tra di loro ma particolarmente interessanti ed affascinanti.
Within the Golden Hour
Il primo balletto è intitolato Within the Golden Hour ed è una creazione di Christopher Wheeldon (Yeovil, 22 marzo 1973).
Danzatore del Royal Ballet e del New York City Ballet, dal 1997 ha intrapreso la carriera di coreografo. Il balletto presentato a Roma è una creazione del 2007 per il San Francisco Ballet. Un atto unico creato per 14 danzatori su musiche composte dal nostro compianto Ezio Bosso (Torino,13 settembre 1971- Bologna, 14 maggio 2020), e sul Movimento andante del Concerto per violino in si bemolle maggiore RV583 di Antonio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678- Vienna, 28 luglio 1741).
La coreografia
Within the Golden Hour è una caleidoscopica costruzione armoniosa di linee, armonie e geometrie di movimenti che prendono forma nello spazio. I movimenti perpetui di tutti i danzatori e in particolare delle étoiles e dei primi ballerini Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Claudio Cocino e Michele Soriano creano una coreografia abbagliante in cui tutto sembra facile.
Invece è puro virtuosismo tecnico che ammalia anche grazie ai meravigliosi abiti scintillanti nelle sfumature dei verdi, rosa e argento creati da Anna Biagiotti.
I ballerini volteggiano per 40 minuti e non riusciamo a staccare gli occhi da loro, che in un vortice di ritmi veloci ci conducono nella magia impalpabile della danza e delle linee perfette che creano geometrie.
Chacona
Il secondo balletto è Chacona, una creazione del coreografo spagnolo Goyo Montero (Madrid, 1975),
ideata per il Ballet Nacional de Montevideo nel 2017, su musiche di Johann Sebastian Bach (Eisenach, 31 marzo 1695- Lipsia, 28 luglio 1750), in particolare la Partita n.2 in re minore. Musica eseguita dal vivo da Vincenzo Bolognesi, (violino solo), Enrica Ruggiero, (pianoforte), Sergio Segato (chitarra).
Lo stile
Otto coppie di danzatori che indossano tute nere elasticizzate dai tagli asimmetrici disegnate dallo stesso Montero, occupano la scena. Il balletto è veloce, dinamico, molto impegnativo dal punto di vista fisico in un connubio perfetto di tecnica classica e moderna. Una creazione che si lascia guardare, interrogare, in un dinamismo perfetto di corpi che mostrano ai nostri occhi altissimi livelli tecnici che rasentano la perfezione.
Bolero
Chiude la serata il famoso Bolero del coreografo polacco Krzysztof Pastor (Gdańsk, 17 dicembre 1956).
Pastor, dopo una carriera come ballerino al Polish Theatre a Poznań, all’Opéra de Lyon e al Dutch National Ballet, ha iniziato a creare balletti per il Washington Ballet (1997-1998) e per l’Amsterdam Ballet (2003-2007). La coreografia del Bolero è stata pensata nel 2012. Una versione che si discosta da quella famosa ed iconica di Maurice Béjart (Marsiglia, 1 gennaio 1927- Losanna, 22 novembre 2007).
Al centro della scena non troviamo un tavolo su cui danza un solista, ma un vasto spazio rettangolare in cui i protagonisti sono una coppia: un uomo e una donna (Rebecca Bianchi e Claudio Cocino) che, attorniati dal corpo di ballo entrano ed escono dai loro movimenti simbiotici in una danza perpetua di attrazione ed allontanamento.
”Volevo fare qualcosa che celebrasse davvero i legami tra le persone. L’intenzione di questo balletto è di rappresentare diverse forme di bellezza” spiega Pastor, a suggerire il rapporto fra uomini e donne.
Momenti di perfezione
Una serata piacevolissima, in cui è facile capire ed apprezzare il significato della famosa frase dall’Idiota di Dostoevskij e pronunciata dal protagonista Myškin : “La bellezza salverà il mondo”.
Bellezza e purezza di linee, suoni, colori e luci. L’unico dispiacere è che le repliche dei balletti del Teatro dell’Opera restino in cartellone per pochissimi giorni, (il trittico fino al 24 settembre). Sarebbe stato meraviglioso che un numero maggiore di persone avesse potuto fruire di questa rara opportunità di serenità, piacevolezza e condivisione!
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