Nel panorama internazionale moltissimi giovani tentano la strada della moda con una creativita’ che stupisce. La passione per questo lavoro li porta a sperimentare sempre nuove idee. Ne cito circa una decina che sono venuti alla ribalta in questi ultimi anni per le loro idee innovative.
GIULIA ROSITANI – E’ una giovane stilista che in poco tempo ha fatto carriera e ha lavorato da Moschino ha disegnato foulard costruendo un suo stile personale fatto di scelte di colore piene di brio e vivacita’. Giulia crea abiti con disegni ironici e personaggi fantastici, elementi naturali come fiori si intrecciano ad elementi geometrici e su abiti di linea essenziale, per una donna ironica e piena di vivacita’. I tessuti su cui lavora sono sete e lane italiane, i colori sgargianti, le immagini di donne disegnate sugli abiti sono ironiche, il suo e’ un mondo di fantasia che dipinge sopra i suoi abiti e crea dei capi molto particolari.
LUCA LUONGO – E’ un designer che ha una tradizione familiare di cinque generazioni nella produzione di scarpe. La sua passione per le calzature lo porta a diplomarsi come Designer e fin da bambino giocava e studiava come creare una scarpa e con quale materiale. Si ispira al mondo che lo circonda o al passato e crea scarpe eleganti, ha creato scarpe e stivali con la pelliccia per la collezione invernale ed ogni scarpa rispecchia lo stato d’animo o il momento in cui e’ stata creata.
ANDREA CASTRO – E’un designer nato nel 2008 con il suo marchio Experimental Couture by Andrea Castro e nel 2004 si fa conoscere nel settore moda grazie ad un concorso che vince e lavora per diversi anni per un importante marchio francese, dove crea linee di abbigliamento per negozi di varie citta’ europee.
Lavora per Gianfranco Ferrè, D&G, Benetton, Maurizio Pecora, Killer Loop, Tricot Chic; attualmente il suo brand si vende in Europa, in Medio Oriente, negli Stati Uniti, in Costa Rica, nella Repubblica Dominicana, Suriname, Russia, Messico, Kazakistan.
Il suo stile e’ un continuo intrecciarsi di contrasti e volumi e il dettaglio e il tocco della sartoria si vede in ogni suo capo. Le sue lavorazioni sono particolari e moderne, i tagli non sono secondo le regole sartoriali, gli abiti sono costruiti in un certo modo e anche le fodere e il rovescio dei capi sono unici. I suoi capi possono essere indossati in diversi modi in base all’occasione e nella stessa giornata.
ANA ALMEIDA – Questa giovane designer ha uno stile sofisticato e moderno, dalle linee minimal che sembrano essere creazioni di pret-à-porter. E’ responsabile della collezione donna Armani Exchange. Ha studiato presso l’istituto Marangoni, una accademia di moda molto importante, ed ha l’abilita’ di unire attraverso i suoi abiti le culture di vari posti del mondo. Il plissè e’ l’ elemento che caratterizza i suoi abiti donando tridimensionalità ai capi, che rendono elegante e leggera ogni donna. La filosofia di Ana si basa sulla bellezza naturale, pertanto i suoi capi sono minimali, essenziali.
ROSY CAFARO – E’ una giovane stilista comasca che ha fondato il brand Ventisettebi Soft Couture di Rosy Cafaro, importante e’ l’attenzione alla qualita’ dei tessuti, al taglio sartoriale, al dettaglio degli abiti. I suoi capi sono prodotti all’ interno di una produzione con una filosofia attenta all’ambiente con bassi consumi di acqua e di emissione Co2. Le collezioni sono caratterizzate da attenzione ai dettagli, la qualità dei tessuti e della manifattura prettamente italiana. La donna di Rosy Cafaro e’ una donna raffinata, elegante e chic ma e’ sganciata dalle mode e dal tempo.
SALVATORE NIGORDI – Con il suo marchio made in Italy Never Enough crea abiti di cotone, lino o viscosa per uomo e donna e li produce in modo innovativo, conferendo uno stile unico alla sua produzione. La linea propone un Total look per uomo basato sulla costante ricerca dei nuovi trend e nelle lavorazioni dei tessuti. Lana, viscose, cotone e lino: i capi delle sue collezioni sono realizzati con materiali selezionatissimi e con trattamenti innovativi attraverso lavaggi che danno al prodotto una caratteristica unica. Per la collezione Autunno Inverno 2015 Never Enough, ha deciso di unire lo stile strong al confort. Una collezione in cui il nero è sicuramente il colore predominante, alternato alle tonalità del grigio, del bordeaux e del bianco. Tessuti leggeri alternati a tessuti con effetto pelle che danno subito quello stile strong di cui la collezione si caratterizza. Il look e’ confortevole dalle linee comode. L’utilizzo di diverse tecniche che creano effetti sempre più particolari, hanno reso questi capi assolutamente unici lasciando libera interpretazione a chi li indossa.
DAIZY SHELY – Una giovane stilista israeliana creativa che lavora con Armani ed ha presentato la collezione di moda Primavera Estate 2016. Nel 2011 ha fondato un brand e si fa notare con le sue creazioni. Gennaio scorso ha vinto un concorso promosso da Vogue durante le sfilate di Altaroma ed ora Armani la sta valorizzando facendola lavorare nelle sfilate 2016. La collezione si ispira alle fotografie prese dall’alto e ha reso geometrici fiori e piume, le lunghezze degli abiti sono da mini a maxi. Le stampe sono floreali e quadri maxi. I colori rosa confetto, rosso corallo, verde prato, azzurro cielo, poi bianco, giallo limone, bordeaux, arancio. Non mancano le stampe floreali e i maxi quadri. I tessuti sono i cotoni maschili da camicia, piume di marabù, maxi paillettes di plastica, seta. Le forme delle giacche sono ad effetto degradé e i capospalla voluminosi, gonne con balze ampie oppure midi. I pantaloni mini o lunghi con righe anteriori, i top con maniche larghe, le camicie maschili.
Per gli accessori sandali a stiletto con piume, stivale alla caviglia texano. Bandane o cappelli colorati.
MAURIZIO PECORARO – Studia a Milano presso l’Istituto di moda Marangoni. Il suo talento lo porta da Thierry Mugler che lo vuole a Parigi. Dopo un anno tornerà in Italia per lavorare con Gianni Versace, Les Copains e Valentino, e, nel 1998, debutta con una collezione personale. Nel 2003 viene premiato come miglior giovane stilista in occasione della presentazione della sua nuova collezione ad Alta Roma Alta Moda. Le sue collezioni sono molto ricercate e originali. Si ispira alla pittura di Rothko, alle divine degli anni’30, ai costumi dei nativi Americani, al folk. Si propone, nella sua ultima collezione del 2015 primavera estate, con capi che ricordano il passato con tonalità neutre, che si rifanno alla natura, gli abiti, i top e le gonne sono vissuti, gli orli sono sfilacciati, le magliette sembrano sbiadite e le camicie di organza sono intessute di storia ad equilibrare il tutto ci sono altri capi come camicie maschili, pantaloni ampi al polpaccio o pull ordinati dai colori bianco, marron glacé, pavone, celeste, stucco, sabbia. Le forme sono diritte o svasate con lunghezze di tutti i generi midi maxi e mini in tessuto di cotone, maglia, organza seta, lurex, jacquard, lino, chiffon. Come accessori borchiette, paillettes applicate, pochette rigide con stampe, scarpe flat shoe con fasce ad incrocio e platform.
FILIPPO FANINI ha vinto giovanissimo, nel 2008 un concorso internazionale di stile e il primo della storia del Polimoda, ha lavorato nell’azienda di famiglia, specializzata in abbigliamento di pelle di lusso, ha iniziato tagliando le pelli dove si e’ fatto una esperienza nel taglio e nella scelta dei colori, ha fatto dei corsi di modellista ed ha imparato a gestire la forma. La sua creativita’ lo ha portato ad iscriversi al Polimoda di Firenze dove si e’ laureato ottenendo un importante incarico presso Ferragamo e ha seguito la linea linea prèt-a-porter uomo-donna Italia con Massimiliano Giornetti. Nel 2014 e’ nato il suo marchio Edmos , dove recupera e rimette insieme centinaia di pezzi di pelle scartati dai processi tradizionali e crea in uno stile unico e audace su vestiti innovativi. Le borse in pelle “ Fanini” sono interamente realizzate a mano in Umbria, nel centro Italia. Ogni creazione “Fanini” e’ il risultato di trattamenti sperimentali e sartoriali fatti di cuciture, giunzioni di metallo, e morbidi pellami. Nella collezione 2015 si ispira al dipinto di Jacopo da Pontorno pittore del XVI secolo, le linee sono aderenti per la donna e casual per l’uomo, i tessuti sono soffici come la nappa e gli shierling, si evidenziano cerniere e finiture dorate per la donna, i colori bianco nero blue e verde.
MASSIMO PASQUALON e SILVIA LO GIUDICE – PETER NON – L’unicita’ delle loro scarpe e’ data dalla particolare fattura della “non scarpa” disegnata e realizzata a mano nei dintorni delle Dolomiti. Le calzature Peter Non sono il frutto di un’eccellente lavorazione artigianale e manifatturiera, la lavorazione e’ attenta all’ecologia e alla natura. C’e’ un’attenzione ai dettagli e i materiali sono selezionati. Sono scarpe leggere e comode e non ci si accorge di indossarle. C’e’ una ricerca degli accostamenti e dei materiali che si trovano nelle pelli cerate in concia, scarpe trattate con carta vetrata fine, spazzolate e grattate manualmente e nella crosta inglese opaca con dettagli in contrasto e suole tagliate a fette e mescolate con nabuk cerato e colorato e bruciato con fiamma ossidrica nel fondo e nella tomaia.
Ho citato alcuni nuovi stilisti emergenti e nell’edizione 2015 del concorso Next Generation sono emersi altri nomi nuovi di giovanissimi stilisti : Denyse Cottini, Claudio Cotugno, Luca Lin, Alessandro Canti e Gianluca Viscomi, che rappresenteranno il futuro dei nuovi designers e una voce importante nel capitolo Economia Italiana.