“… Non avrei mai più passato una Vigilia di Natale come quella appena trascorsa, vagabondando per Roma con solo una quarantina di euro in tasca, con la triste prospettiva di comprare il miglior nulla, l’astuccio gonfio di carte di credito bloccate, pensando a una figlia parcheggiata long-term dai suoceri e al consorte ridotto sul lastrico; un ammasso di lardo nauseabondo perfettamente a suo agio, con la sua fastidiosa disperazione, sulla pelle del divano Frau da ventimila euro, ovviamente pignorato da mesi.
Io e lui, soli in un attico in via dei Monti Parioli posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e svuotato del ben di dio che conteneva, che proviamo a rattoppare una situazione assurda e inarrestabile.
No. Nella mia vita non ci sarebbe stata più differenza tra un Brad Pitt e un dottor Spinelli.
Orologi, pezzi d’arte e gioielli andati chissà dove e io non avevo visto quasi mai un soldo.
Vagheggiavo tra la mia disperazione e l’odore inebriante di quel sesso maschile mediante il quale stavo decidendo del mio prossimo futuro.
“Mi dia i suoi documenti” disse, risistemando camicia e pantaloni.
“Sandra, per favore, può venire un attimo?” disse alzando nuovamente il ricevitore.
“Dottor Spinelli, mi dica.”
Quella Sandra era appena entrata e capii bene, dalle forme e dai modi, che anche lei era solita dare conforto alle pene della mia più vantaggiosa e recente conquista.
“Chiami chi sa al Credit Suisse e faccia aprire un conto per la signora Sofia Ferri con disponibilità immediata di ventimila euro, carte di credito e quanto altro necessario.”
I miei documenti erano passati nelle mani della signorina Sandra per poi rientrare nel mio portafoglio nel giro d’una quindicina di minuti, accompagnati da un foglietto che dava indicazioni chiare su dove andare e di chi chiedere.
Ho sempre considerato la Svizzera un dolcissimo paese.
“Un’ultima richiesta, dottor Spinelli.”
“Mi dica, signora Guidi.”
“Avrei bisogno di cinquecento euro in contanti.”
Bottega Veneta, pelletteria impareggiabile.
Il portafoglio di Spinelli si era schiuso su due fogli da cinquecento accompagnati da un innocente bacio sulla mia fronte.
“Le auguro buona giornata, signora Guidi.”
“Buona giornata a lei.”
“Torni a trovarmi.”
“Sarà un piacere dottor Spinelli.”
Cosa fantastica la vita. …”.
È con orgoglio che ho pubblicato questo originale, non è il solito manuale della prostituta in disarmo, e bel romanzo di Paolo Valentini, una storia dei nostri tempi, scritta con amore e con una caratteristica, che non svelo, che piacerà molto alle donne. Ma sì, lo dico: si parla molto di moda e sarà utile a molte di voi. Non perdetelo, vi piacerà!