Sofia, un tempo signora della buona società romana, abita un mondo in cui la dissoluzione ha trionfato e nel quale si muovono personaggi dall’erotismo granguignolesco, maschere deformi di un’attualità senza più regole e valori – imprenditori, politici, truffatori e faccendieri. Nel mondo di Sofia ognuno è libero d’inventare e ridefinire se stesso e anche la morale soccombe alla leggerezza dello stile, perfino lo scandalo prende a brillare se ad ammantarlo è un Balenciaga, e Sofia questo lo sa.
Nel corso della sua trasformazione in escort di lusso, che calca il palcoscenico internazionale, Sofia decide di arrendersi all’evidenza del mondo, e in quella stessa evidenza trova la prosperità.
“…Osservandomi bene ora posso dirlo: quel che mi è rimasto di lui è solo questo meraviglioso, ineguagliabile sorriso.
Sentivo che stavo per rinascere ed ero fiera d’essermi ripresa la mia positività, anche se la situazione poteva ammettere più di qualche punto interrogativo.
Quell’enigmatico piccolo segno che indica inconfutabilmente il senso della proposizione ora ricordava il mio corpo voltato, la curva nuda, posta quasi a rimirare il cielo di quella stanza e con una presenza d’indiscutibile valore aggiunto – forse un punto e virgola – che si muoveva ritmicamente al suo interno.
Gli occhiali Dior li avevo tolti qualche attimo prima e poggiati sulla scrivania, il giubbotto in pelle di Armani riposava sullo schienale di una disarmante poltroncina in lino Cabourg.
A esser sinceri gli stivali cuissardes neri di Scervino, rotolati giù dalle mie gambe infinite, non avevano posto ostacolo al raggiungimento di quella nuova, intraprendente posizione finanziaria…”