La basilica di Santa Maria in Trastevere, monumento di grande fascino e richiamo per i turisti e i pellegrini di Roma, costituisce il cuore e il punto di riferimento del quartiere storico di Trastevere. La basilica, che sorge sull’ omonima piazza, fu probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano edificato a Roma, e sicuramente il primo dedicato al culto della Vergine. Secondo la leggenda la chiesa fu eretta da san Giulio I nel 340 sull’oratorio fondato da papa Callisto I nel III secolo, quando il Cristianesimo non si era ancora diffuso, tanto che la basilica fu chiamata “titulus Calixti” fino al VI secolo, quando poi fu dedicata a Maria. Una leggenda particolare riguarda questa basilica: sembra che nel 38 a.C. dal terreno fuoriuscì uno zampillo di olio minerale, la divina “fons olei”, chiamata così poiché i cristiani vi videro il segno premonitore della venuta di Cristo, l’Unto del Signore (il punto dove sgorgò è ancora indicato su un gradino del presbiterio). Durante l’VIII e il IX secolo alla struttura originale, vennero aggiunte le navate laterali, risistemato il presbiterio e scavata la confessione, nella quale furono poste le spoglie di alcuni martiri tra cui quelle di san Callisto fondatore della basilica.
La facciata conserva nella parte superiore un mosaico del XIII secolo, raffigurante Maria in trono che allatta il Bambino: è affiancata da dieci donne recanti lampade. Una curiosità: i fregi floreali che ornano i portali d’ingresso provengono dalle terme di Caracalla; vennero messi li dal cardinale Altemps, che fu il titolare della basilica dal 1584 al 1595.
All’interno la basilica è divisa in tre navate, separate da due file di colonne in granito egiziano. Notevole è la presenza di marmi di spoglio presi non solo dalle già citate terme di Caracalla, ma da altri monumenti romani antichi.
Appena si entra ci si accorge del grande impatto visivo dell’abside, di cui la ricchissima e famosissima decorazione a mosaico fu realizzata da Cavallini alla fine del XIII secolo. Appena al di sotto dei mosaici dell’abside, sopra il coro, troviamo degli splendidi affreschi, realizzati nel 1600, che si accordano perfettamente nei colori e nelle dimensioni ai mosaici del Cavallini.
Altri mosaici raffiguranti sempre la vita della Vergine sono presenti ai lati dell’abside, quasi a creare un filo unico che unisce tutta la decorazione.
La grande ricchezza degli ornamenti corrisponde alla variata architettura delle cappelle laterali tra qui spicca per originalità della pianta e per l’unitaria decorazione quella della famiglia Altemps, a sinistra del presbiterio.
Fondamentale è stato, per la storia di questa basilica, la sua collocazione. Trastevere, o come era chiamato dai romani “Trans Tiberi” (al di la del Tevere), è sempre stato uno dei quartieri simbolo della città ricco di storie e tradizioni. Oggi è proprio la piazza di Santa Maria in Trastevere uno dei simboli di questo quartiere, divenuto luogo di ritrovo in cui fa da sfondo questa bellissima basilica.
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