Il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo nasce da un voto espresso dal Consiglio Superiore di Antichità e Belle Arti nel 1955 e raccoglie le collezioni altomedievali che erano in gran parte conservate nei depositi del Museo Nazionale Romano: l’ambizione era quella di organizzare un museo che illustrasse il periodo postclassico attraverso l’esposizione dei reperti archeologici dell’intera penisola, tra cui i preziosi corredi funebri delle necropoli longobarde di Castel Trosino e Nocera Umbra (fine VI secolo-inizio VII secolo). Le tombe femminili presentano una ricca varietà di oggetti, per lo più riconducibili all’abbigliamento e alla vita quotidiana: spilloni per la tessitura, principale occupazione delle donne longobarde; anelli; fibule a disco; crocette auree, che venivano cucite sul velo che copriva il volto del defunto; collane con l’inserimento di pendenti; orecchini a cestello. Gli elementi del corredo funebre maschile, invece, rimandano all’armamento militare: spade, lance, sax, elmi, corazze, scudi (di cui si è conservato solo l’umbone), guarnizioni di foderi di spade, fibbie, finimenti di cavallo e di sella.
Strano a dirsi, ma oggetti di questo tipo venivano prodotti per la clientela longobarda proprio a Roma: negli scavi della Crypta Balbi (Via delle Botteghe Oscure) sono stati ritrovati materiali di scarto pertinenti un’officina di VII secolo specializzata nella produzione di oggetti di lusso, alcuni dei quali identici nella tipologia decorativa e nel materiale agli oggetti del corredo funebre longobardo qui esposti e quindi evidentemente prodotti all’interno della bottega romana. In altre parole, i corredi delle tombe longobarde sono il risultato di uno scambio commerciale di prodotti tra i longobardi e le popolazioni bizantino-romane: sono testimonianze di un processo di acculturazione.
Nel corso dei decenni il museo si è arricchito di altri oggetti, come nel caso della sala in opus sectile proveniente dalla Domus di Porta Marina di Ostia Antica, fiore all’occhiello della collezione museale, il cui recente allestimento conclude, con sommo stupore del visitatore, il percorso di visita. Provare per credere!!